Anche la Cisl Scuola di Caserta era presente a Roma alla Manifestazione “Le RSU in piazza”
La delegazione di 50 RSU era guidata dal Segretario Antonio Di Tucci e dai Dirigenti provinciali Enzo Lerro, Biagio Figurato, Paolo Della Volpe, Piera Marotta e Angela Saulle. Anche Caserta con la storica bandiera “Frangar non flectar” ha sfilato per le vie di Roma fino alla Piazza Santi Apostoli dove hanno assistito al comizio dei 5 segretari Nazionali di Cisl Scuola, Flc Cgil, Uil Scuola, Confsal Snals e Gilda Unams.
L’iniziativa era tesa a dimostrare il più netto no dei lavoratori della scuola al progetto delineato nel disegno di legge all’esame delle Camere e chiederne profonde modifiche, sono quelle che un mese fa lavoratrici e lavoratori, insegnanti e personale ATA, hanno eletto a stragrande maggioranza come loro rappresentanti nelle RSU. Le liste presentate dai sindacati promotori della manifestazione hanno ottenuto, insieme, più del 90% dei consensi espressi. Poiché hanno votato 810.000 persone (oltre l’80% della categoria) si può dire senza tema di smentita che in piazza ci sarà “la vera scuola”, quella di chi ogni giorno ne vive in diretta le difficoltà, i disagi e i problemi, mettendo in campo per risolverli le risorse della sua competenza e della sua passione.
Sono stati proprio i rappresentanti delle RSU i protagonisti della giornata, alternandosi sul palco con i segretari generali dei sindacati per ribadire con forza le richieste su cui da settimane il mondo della scuola è mobilitato:
- no a modelli di gestione autoritaria che stravolgono i principi di un’autonomia fondata sulla collegialità, la cooperazione e la condivisione;
- subito un piano di assunzioni che assicuri la stabilità del lavoro per tutto il personale docente e ATA impiegato da anni precariamente;
- organici adeguati al fabbisogno, per un’offerta formativa efficace e di qualità;
- rinnovo del contratto scaduto da sette anni per una giusta valorizzazione del lavoro nella scuola;
- no a incursioni per legge su materie soggette a disciplina contrattuale, come le retribuzioni e la mobilità del personale;
- avvio di una strategia di forte investimento su istruzione e formazione, recuperando il gap che separa l’Italia dagli altri paesi europei.
Alla “vera scuola” presente in piazza SS. Apostoli Governo e Parlamento devono prestare attenzione e ascolto: non sono buone riforme, non è “buona scuola” quella fatta di progetti costruiti senza o contro i lavoratori che saranno chiamati a metterli in atto.
Questo il segnale che i sindacati hanno lanciato con questa iniziativa, tappa importante di un percorso di mobilitazione che proseguirà con lo Sciopero Generale indetto per il 5 Maggio e con le manifestazioni che confluiranno nelle piazze di Roma, Milano, Bari, Palermo e Cagliari.