Passaggio da Ambito a scuola, stop alla chiamata diretta:vale il punteggio
Mentre è ancora in corso al MIUR la trattativa per il contratto integrativo sulla mobilità annuale (utilizzi e assegnazioni provvisorie) un altro importante accordo è stato raggiunto su uno dei temi più “caldi” della Buona Scuola, quello delle modalità con cui avviene l’assegnazione della sede di servizio ai docenti titolari su ambito. L’intesa sottoscritta oggi, 26 giugno, è che l’assegnazione sia gestita dagli Uffici Scolastici Provinciali attraverso le procedure informatiche e in base al punteggio che a ciascun docente è stato attribuito nelle operazioni di mobilità (trasferimento o passaggio). I neo immessi in ruolo sceglieranno la sede di servizio direttamente all’atto dell’assunzione.
La procedura informatizzata tiene conto, nell’individuazione della sede, della scuola che ciascun docente dovrà indicare (attraverso POLIS) come punto da cui il sistema partirà per individuare quella di assegnazione, scorrendo l’elenco delle scuole costituente la c.d. “catena di prossimità”. I periodi in cui sarà possibile indicare la scuola prescelta come punto di partenza sono diversi a seconda del grado di scuola:
– per i docenti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado la “finestra” va dal 28 giugno al 5 luglio
– per la secondaria di II grado il periodo è quello intercorrente tra il 14 luglio e il 23 luglio.
Nelle stesse date gli Ambiti Territoriali degli USR inseriranno a sistema le precedenze di cui all’art. 13 del CCNI sulla mobilità.
Sull’intesa raggiunta è stato diffuso il seguente comunicato unitario:
FIRMATO L’ACCORDO PER L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI DA AMBITO A SCUOLA: SI VA PER PUNTEGGIO!
Archiviata la “chiamata diretta”.
È stato sottoscritto oggi, 26 giugno, al MIUR il CCNI per l’assegnazione del personale docente dall’ambito alla Scuola. Si archivia così la “chiamata diretta” dei docenti. L’accordo prevede che le operazioni avvengano attraverso una procedura trasparente e oggettiva gestita dagli Uffici scolastici territoriali.
Ancora una volta attraverso la contrattazione si pone rimedio, come già avvenuto ieri sulla distribuzione delle risorse per la valorizzazione professionale dei docenti, ad alcune delle più evidenti criticità della legge 107/2015, superando una modalità inutilmente farraginosa che già per effetto dei contratti sulla mobilità era stata resa del tutto residuale. Lo consideriamo un risultato importante in termini di oggettività, trasparenza e semplificazione delle procedure con cui viene gestito un aspetto delicato e importante del rapporto di lavoro come quello dell’attribuzione della sede di servizio.
La trattativa continua per portare a casa un buon contratto sulla mobilità annuale.
Roma, 26 giugno 2018
FLC CGIL Francesco Sinopoli
CISL SCUOLA Maddalena Gissi
UIL SCUOLA Giuseppe Turi