Revisione professionale Ata, report dell’incontro all’Aran

Si è tenuto presso l’ARAN, mercoledì scorso, 4 dicembre, un ulteriore incontro della Commissione per l’Ordinamento Professionale ATA, gruppo di lavoro previsto dall’art. 34 del CCNL 19.4.2018, che ha come compito la “revisione del sistema di classificazione professionale del personale ATA della scuola” ai fini del suo maggior riconoscimento e della sua valorizzazione. All’incontro erano presenti, oltre alle organizzazioni sindacali, rappresentanti del MIUR e dell’ARAN.

In apertura di incontro il dirigente ARAN ha riepilogato le proposte dell’Agenzia, già anticipate nell’incontro dello scorso 12 novembre, così sintetizzate:

  • riduzione da 5 a 4 delle attuali aree dei profili del personale ATA, con accorpamento delle attuali aree A e AS. Tale accorpamento consentirebbe, all’interno della stessa area, una progressione di carriera con il mantenimento degli attuali previsti titoli di studio;
  • valorizzazione dell’istituto degli incarichi specifici e/o posizioni economiche al fine di risolvere le criticità derivanti dai differenti livelli di responsabilità e disagio con la possibilità di prevedere riconoscimenti particolari attraverso la corresponsione di un trattamento indennitario.

Sono state fornite alcune tabelle, richieste negli incontri precedenti, concernenti la distribuzione del personale ATA a tempo indeterminato nelle diverse aree e per classi di anzianità.

La CISL Scuola, nel rappresentare la propria posizione su quanto proposto, ha ribadito, in premessa, che tra gli obiettivi politici complessivamente riferiti al personale ATA rientra sicuramente la revisione dei profili in una logica di valorizzazione, tenendo però conto della necessità di:

  • garantire risorse per organico aggiuntivo;
  • declinare profili e mansioni non solo per area ma anche all’interno di ciascuna area;
  • pervenire all’equiparazione economica con i corrispondenti profili nell’ambito del comparto istruzione e ricerca (AFAM,  UNIVERSITA’ E RICERCA) e col resto della Pubblica Amministrazione.

La CISL Scuola, inoltre, ha sottolineato:

  • la necessità di una modifica dell’attuale modello di attribuzione delle posizioni economiche e degli incarichi specifici, al fine di rendere il percorso più organico e strutturale;
  • la necessità, per quanto riguarda sia le aree A/AS che l’Area B, di definire, all’interno dei profili, un’articolazione che tenga conto delle diverse competenze e professionalità, ipotizzando un modello di progressioni economiche analogo a quello vigente per i settori AFAM/UNIVERSITÀ e RICERCA. Particolare attenzione dovrebbe essere posta sulle mansioni legate a “cura e assistenza alla persona” per le quali si potrebbero utilizzare figure specifiche;
  • la possibilità di far confluire, rispetto all’Area C, attualmente “vuota”, le attuali seconde posizioni economiche degli AA e AT;
  • che è giunto il momento, per quanto riguarda l’Area D, di riconoscere al profilo di DSGA l’elevata professionalità (Area EP) prevista per la Funzione Pubblica.

Tutte le sigle sindacali si sono riservate di redigere una proposta unitaria da far pervenire all’ARAN prima del prossimo incontro, che si terrà presumibilmente a gennaio 2020.

fonte – Cislscuola.it